La cravatta rappresenta sicuramente l’accessorio più antico dell’abbigliamento maschile, soprattutto per l’abito da sposo. Le sue origini risalgono al 1618, quando in Francia dominava il regno di Luigi XIII e si stava compiendo la Guerra dei trent’anni. In quell’epoca, i soldati usavano dei piccoli foulard annodati per coprirsi dal freddo ed evitare che la temperatura del corpo calasse. Tuttavia, la vera cravatta moderna fu creata nel 1850 in Inghilterra e, a quel tempo, era molto diversa: presentava una forma più larga e corta, ma con il passare degli anni cambiò aspetto, diventando l’accessorio più conosciuto e indossato da tutti.

Sin dalla sua nascita, la cravatta ha rappresentato senza alcun dubbio il simbolo dell’abbigliamento maschile e non solo. Indossata per occasioni formali, ma anche per la vita di tutti i giorni, è un accessorio usato per rendere il proprio outfit originale, dandogli un tocco di eleganza e di stile. Eppure, dopo la scelta della cravatta, ci sono ancora molte persone (soprattutto principianti) che si pongono la seguente domanda:

Come si annoda, nel modo corretto, una cravatta?

Indossare questo accessorio nel modo giusto non è complicato, ma necessita un po’ di pratica. In particolare, esistono vari tipi di nodi che si possono formare e presentano diverse procedure per essere realizzati. In quest’articolo verranno elencati tutti i nodi che si possono ottenere con una cravatta, descrivendo anche i procedimenti per formare gli intrecci.

Modi per indossare la cravatta: tutti i tipi di nodo

Prima di fare il nodo alla cravatta è necessario tenere in considerazione alcuni elementi: il tipo di cravatta che si sta indossando, lo stile che si vuole assumere e il materiale in cui è fatta. In base a questi fattori, bisognerà aggiustare l’accessorio di conseguenza. Sebbene, matematicamente, sia possibile ottenere 85 tipi di nodi, questi sono quelli più classici:

1# Nodo Pratt

È il nodo più semplice, indossabile su qualsiasi tipo di camicia e realizzabile anche con le cravatte leggere. Per crearlo, bisogna innanzitutto avvolgere la cravatta intorno al collo a rovescio: la gamba dev’essere posizionata a destra mentre la gambetta deve stare a sinistra. È necessario quindi incrociare la gambetta sopra la gamba e far attraversare quest’ultima attraverso il laccio che si sarà creato. Dopodiché sarà sufficiente far passare la gamba sopra la gambetta, stringere e farla scivolare nell’anello superiore che si è venuto a creare, da sinistra a destra. Infine basterà infilare la gamba nel laccio formatosi e aggiustare la cravatta, in modo da darle un aspetto più ordinato e simmetrico. Se il materiale è scivoloso, allora bisognerà effettuare più nodi per evitare che l’accessorio si sciolga facilmente.

2# Nodo semplice

Altro nodo facilmente realizzabile e molto comune, il quale può essere indossato in qualsiasi occasione. Prima di cominciare è necessario abbottonare l’ultimo bottone della camicia e alzare il collo, posizionando la cravatta intorno ad esso. A questo punto, dopo aver individuato una cucitura sulla gambetta, incrociare la gamba in corrispondenza dell’imbastitura, facendola scivolare sotto la parte più stretta della cravatta. Dopodiché riportare la gamba sulla gambetta e farla passare per l’anello che si è venuto a creare sotto il collo. Infine, tenendo ferma la gambetta, far attraversare la gamba nel nodo appena formato, stringendo bene la cravatta. È necessario ricordarsi che la parte stretta non dev’essere visibile, ma dev’essere nascosta da quella larga.

3# Nodo Windsor

Il nome deriva dal Duca di Windsor, il quale contribuì a rendere questo nodo molto popolare, in quanto lo utilizzava per eventi estremamente importanti. Oggi, invece, molte persone lo mettono principalmente per andare in ufficio. Lo si indossa soprattutto su camicie italiane, è perfetto per ogni tipo di collo ed è adatto per chi è di media altezza. Ci sono due varianti di questo nodo: quello mezzo e quello classico.

Il mezzo nodo Windsor

Adatto a coloro che trovano difficoltà nel formare quello completo. Per ottenerlo, infatti, basta avvolgere la cravatta intorno al collo, assicurandosi che la parte più larga sia a destra. Poi è necessario incrociare la gamba sulla gambetta e farla passare attraverso l’anello del collo a sinistra. A questo punto bisogna far scivolare la gamba dietro e poi davanti alla gambetta. Infine, far passare la gamba di nuovo attraverso l’anello e poi infilarla nel nodo appena creato, stringendo la cravatta.

il nodo Windsor classico

Per realizzare invece il nodo Windsor classico è essenziale alzare il collo della camicia, posizionando la cravatta attorno ad esso. Incrociando la gamba sulla gambetta, farla passare attraverso l’anello del collo e avvolgerla sul lato destro dello stesso. A questo punto, portare la gamba sull’altro lato e avvolgerla intorno ad esso, facendola poi scivolare sotto la gambetta. Dopodiché farla passare di nuovo attraverso l’anello del collo e poi attraverso il nodo che si è formato. Infine stringere per bene la cravatta.

4# Nodo piccolo

Come dice il nome, è un nodo di piccole dimensioni. Si adatta benissimo a camicie spesse o con collo piccolo, ma è indicato principalmente per chi è alto e con busto allungato. Per formarlo, ci sono due modi: o si indossa la cravatta al collo e si fa ruotare la gamba di 180°, oppure la si mette al contrario, con la gamba più lunga della gambetta. Successivamente si porta la gamba sotto la gambetta e poi sopra di essa, come per avvolgerla. Farla passare per l’anello sotto il collo, eliminando eventuali pieghe e farla infine scivolare nel nodo formatosi. Aggiustare poi la cravatta, assicurandosi che questa nasconda l’ultimo bottone della camicia.

Conclusione

Indossare la cravatta e annodarla in modo corretto non è un’impresa difficile. Anche se sono presenti molti tipi di nodi da realizzare, chiunque potrà sempre utilizzarla per dare un tocco più elegante all’outfit o per creare un completo originale e diverso dagli altri.