Gli sposi – fra i diversi riti simbolici, civili e religiosi – possono scegliere di celebrare la loro unione con un matrimonio cristiano, compiendo una precisa scelta legata all’amore che provano l’uno per l’altro ma anche alla propria fede e un cammino spirituale. La coppia così decide di ricevere quello che è considerato uno dei sacramenti più importanti nella religione, di avere la benedizione di Dio, di giurarsi amore eterno davanti al Signore e a tutta la comunità a cui appartiene. Il matrimonio cristiano ha, quindi, un significato profondo ed è sia un atto di amore senza riserve e misura che di fede. Un cammino di speranza, di sacrificio e responsabilità.

Un po’ di storia

La liturgia del matrimonio è stata regolamentata dalla Chiesa Cattolica nel 1215 nel corso del Concilio Lateranense IV. La forma, rinforzata nel successivo Concilio di Trento, prevede appunto la presenza dei due coniugi, di due testimoni, un ministro di culto ordinato e la trascrizione nei registri parrocchiali. Già nel libro delle Genesi si parla degli elementi fondamentali del matrimonio e il primo miracolo di Gesù fu compiuti proprio alle nozze di Cana.

matrimonio in chiesa

Le fasi di un matrimonio cristiano

Un matrimonio cristiano prevede che la coppia una volta scelto il rito religioso frequenti un corso preparatorio. Si tratta di un percorso gratuito e obbligatorio da seguire presso la parrocchia di appartenenza o un’altra scelta dagli sposi e servirà come momento di crescita e in cui affrontare discorsi e argomenti importanti per la vita a due. Per sposarsi in chiesa è necessario poi aver ricevuto già alcuni sacramenti come battesimo, comunione e cresima; e poi presentare alcuni documenti per il matrimonio come il certificato di stato libero ed effettuare le pubblicazioni in parrocchia per otto giorni.

Le formule della promessa nel matrimonio cristiano

Il rito del matrimonio cristiano prevede una liturgia con alcune formule che possono essere scelte e personalizzate dagli sposi, in accordo con il sacerdote che celebra le nozze. Esistono ad esempio tre formule per la promessa: la più classica “io (nome sposo o sposa) accolgo te”; la più originale ovvero quella in cui gli sposi si domandano a vicenda di volersi prendere in sposa/o; e quella tradizionale in cui il sacerdote chiede agli sposi il consenso.

La benedizione degli sposi

Un momento molto toccante della celebrazione religiosa è anche quella della benedizione degli sposi. In questo caso è possibile scegliere fra quattro tipologie di formule e decidere se coinvolgere in questo passaggio anche i genitori, i nonni, i testimoni e altri amici o parenti cari alla coppia, che dovranno tendere le mani sugli sposi in segno appunto di benedizione. In questo senso il matrimonio cristiano assume in pieno il significato di comunità.

matrimonio cristiano scambio fedi e benedizione sposi

La scelta delle letture per il matrimonio

Per un matrimonio in chiesa è possibile anche scegliere dal Vangelo una serie di letture che la coppia ritiene più belle e significative, e che magari riescono ad esprimere al meglio quella che è stata la loro storia o che in un certo modo li rappresenta. Gli sposi potranno anche decidere di realizzare un libretto per la messa del matrimonio con tutti i passi che sceglieranno per il rito, in questo modo avranno anche un ricordo stampato di quanto verrà letto durante la celebrazione.

Il valore del matrimonio in chiesa

Il matrimonio celebrato in chiesa ha valore civile se viene trascritto nei registri di stato civile del comune, a fine rito il sacerdote legge tutti gli articoli di riferimento del codice civile (matrimonio concordatario, che è appunto uno dei tipi di matrimonio esistente). Se la lettura degli articoli non avviene, la celebrazione in chiesa ha valenza solo religiosa. Va specificato anche che il matrimonio civile prevede la separazione e il divorzio, quello religioso è un legame indissolubile. Solo per alcuni casi eccezionali è previsto l’annullamento dalla Sacra Rota, che vale come non validità dell’atto.