La promessa di matrimonio è un istituto giuridico, un atto formale con cui i due sposi danno concretezza alla volontà di sposarsi. Non vogliamo togliere poesia a questo momento, ma è bene spiegare di cosa si tratta perché in molti lo scambiano con le promesse che si fanno durante il rito. Quelle in realtà sono una dichiarazione libera di reciproco amore, la promessa di matrimonio vera e propria richiede la presenza nel Comune di residenza di uno dei due sposi per gestire tutte le formalità relative alla documentazione. È quindi un atto necessario perché avvengano le pubblicazioni.

Cosa dice il Codice Civile

La promessa di matrimonio (art. 79-81 del Codice Civile) non obbliga a contrarre le nozze, il matrimonio è e resta un diritto della persona, per cui prevede sempre massima libertà di consenso da parte di entrambi gli sposi. La promessa, quindi, è il cosiddetto fidanzamento ufficiale, che non produce un effetto giuridico ma afferma la volontà della coppia di contrarre matrimonio. Uno step necessario per avviare tutte le pratiche delle nozze.

La promessa di matrimonio: in Comune per i documenti

Sia che abbiate scelto un rito civile che uno religioso, la promessa di matrimonio è un passo obbligatorio per celebrare le nozze. È necessario recarsi in Comune, nell’ufficio Matrimoni, davanti a un funzionario o ufficiale di stato civile, incaricato per le pratiche delle nozze. Gli sposi possono recarsi insieme a consegnare la documentazione richiesta, oppure può presentarsi uno solo in rappresentanza della coppia, lasciando all’altro la delega e un documento di identità. La promessa ha una durata di 180 giorni, dopo tale termine decade. Quindi il matrimonio va celebrato entro questo margine temporale.

Documenti necessari

  • Documenti di identità degli sposi
  • Modulo di richiesta per le pubblicazioni
  • Richiesta di pubblicazione del parroco (per i matrimoni religiosi)
  • Nulla osta al matrimonio (necessario per i cittadini stranieri)
  • Copia dell’atto di matrimonio precedente e con sentenza di scioglimento e divorzio (per le seconde nozze)
  • Copia dell’atto di matrimonio precedente con sentenza della Sacra Rota (in caso di seconde nozze con annullamento delle prime)
  • Marca da bollo per le pubblicazioni (una per ogni comune di residenza della coppia)
  • Marca da bollo per legalizzazione (per cittadini stranieri)
  • Marca da bollo per un matrimonio fuori dal Comune (se necessaria).

La lettura del testo

Il funzionario del Comune effettua tutti i controlli necessari sui documenti consegnati, richiede d’ufficio una copia dell’atto di nascita per i cittadini italiani, le copie dell’atto del precedente matrimonio (in caso di divorzio) o dell’atto di morte (in caso di vedovanza) e i certificati contestuali per i non residenti nel comune. Una volta effettuata l’acquisizione e il successivo controllo, viene fissato un appuntamento per le pubblicazioni del matrimonio (che durano circa 10 giorni) in cui verrà letto il processo verbale e verranno fornite tutte le informazioni. Con questo atto si ufficializza la promessa di matrimonio, per cui i due fidanzati diventano i “promessi sposi”.

I tempi della promessa

Non occorre moltissimo tempo per la promessa di matrimonio, ma in alcuni casi il funzionario potrebbe aver bisogno di verificare la documentazione con più attenzione. Ad esempio, nel caso di cittadini stranieri o di seconde nozze, dove sono richiesti documenti specifici, la verifica potrebbe richiedere più tempo del previsto e in questi casi è necessario muoversi con almeno sei mesi di anticipo.

La tradizione

Questo momento viene vissuto da alcune coppie come un evento da ricordare. La promessa, infatti, viene condivisa con le famiglie e con gli amici più intimi, che si ritrovano sotto al Comune e poi “festeggiano” con un aperitivo, un pranzo o una cena. In pratica è come se si ricordasse con questo momento la tradizionale richiesta della mano che il futuro sposo faceva al padre della sposa moltissimi anni fa. Un momento romantico, quindi, da sugellare con l’anello di fidanzamento e con un brindisi.

La festa

La promessa è il primo vero e proprio passo per diventare marito e moglie, ed è giusto rendere questo momento unico e speciale. È bene ritagliarsi quindi il tempo per festeggiare, magari tenendo per questo evento lo stesso tema o colore scelto per il matrimonio.

Come vestirsi

Ma cosa si indossa per una festa di fidanzamento? Non è facile trovare la mise giusta se sei un’invitata alla promessa di matrimonio, non è tanto l’evento al Comune quanto il tipo di festa che si svolgerà dopo. La location può essere sicuramente un dettaglio da non trascurare. Se c’è un dress-code il suggerimento arriva direttamente dagli sposi che avranno voluto dare alla promessa una certa connotazione; in caso contrario affidatevi al buon gusto e quindi in base alla stagione e al tipo di evento scegliete l’abito migliore. In ogni caso con un abito midi e una scarpa col tacco giusto sarai perfetta. E se sei la sposa, puoi chiedere consiglio all’atelier dove hai preso il tuo abito e potranno suggerirti una tuta jumpsuit o un tailleur adatto all’occasione magari in una tonalità chiara o che richiama il tema del tuo matrimonio.

Cosa regalare

Detto che l’anello di fidanzamento da parte dello sposo alla sposa è gradito proprio in questa occasione, anche le famiglie o gli invitati alle promesse possono fare un piccolo dono alla coppia. Tra i regali più graditi un cofanetto in legno con le iniziali degli sposi e la data delle nozze incisa su una lastra in argento. Oppure un album di fotografie in cui cominciare a mettere i ricordi più belli del viaggio che li sta portando all’altare. Si possono fare anche regali più personalizzati in base alle passioni della coppia: un corso di cucina da fare insieme, uno shooting fotografico prematrimoniale, un oggetto di design o di arredo per la casa.